Lo scorso 9 Luglio a circa cinquecento lavoratori e lavoratrici della Gkn-Driveline di Campi Bisenzio (Fi) viene notificato via e-mail, in una modalità tanto spiazzante quanto vile, il loro licenziamento in tronco.
Non è stata la pandemia a mettere in crisi la produzione ma la cupidigia dell’industria odierna che può accedere a finanziamenti, governativi e comunitari, a fondo perduto dirottandoli però verso la delocalizzazione, verso realtà in cui la manodopera è più economica.
Lo stabilimento di Campi di Bisenzio era nel passato uno dei principali fornitori di semiassi della Fiat (che negli anni ha abbandonato la catena produttiva italiana), e recentemente è passato nella gestione del gruppo finanziario inglese Melrose, gestione che aveva sin dall’inizio il mero scopo di ridimensionare e capitalizzare, incurante dei lavoratori.
I lavoratori dello stabilimento in risposta hanno da subito avviato una serie di mobilitazioni con lo slogan: #INSORGIAMO.
L’obiettivo è scuotere istituzioni e sindacati dall’immobilismo non solo verso il problema di questi licenziamenti ma di tutte le ingiustizie sociali legate alla mancanza di efficaci tutele della classe lavoratrice.
Dopo essere scesi in piazza e per le strade di Firenze si sono riuniti finalmente in assemblea permanente, Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze, avviando un tour di sensibilizzazione che è ancora in corso e che sta ottenendo da tutta Italia solidarietà e la vicinanza.
Non solo Zerocalcare ma molti artisti hanno espresso la loro partecipazione attiva:
Recentemente è stata avviata anche una raccolta fondi di cui riportiamo il testo